Il nostro corpo è la nostra stessa storia
parla del nostro carattere, delle nostre ansie e dei nostri successi, delle paure e delle gioie che abbiamo di essere umani.
Riflettere sui risultati di questa storia, fatta di un susseguirsi di milioni di eventi microscopici, psichici e mentali, può permettere di trovare nuovi equilibri corporei, correggere errori posturali, modificare la nostra espressività, liberarci da “vizi” di cui non siamo consapevoli.
In questo laboratorio introduttivo, vogliamo proporre due giornate alla ricerca di possibili vie verso la consapevolezza del nostro corpo e della sua storia.
Lavoreremo prima sul corpo “nudo”, recuperando un tempo per noi stessi, per porci in ascolto, per porci in relazione con gli altri, giocando (to play) con i corpi, siano essi il nostro o quello, rispettosamente avvicinato, altrui.
Indicheremo alcune possibili vie verso “il neutro assoluto” in modo appropriato e rispettoso della struttura fisica e del suo funzionamento. Condurremo altresì i partecipanti verso una maggior consapevolezza del loro neutro personale, condizione peculiare di ciascuno di noi.
Nella seconda parte del lavoro sarà introdotto l’uso della maschera larvale espressiva che permetterà lo sviluppo di una maggior coscienza sensoriale e corporea. Infatti la riduzione del campo visivo, prerogativa di queste maschere, metterà i partecipanti in una condizione di quasi “cecità” o “menomazione” e li condurrà verso una esplorazione fisica e psichica.
Il laboratorio, aperto a tutti, fa parte dell’iniziativa del gruppo Teatro, Musica e Danza del Progetto Irenea, nell’ipotesi che la conoscenza del proprio corpo porti ad una consapevolezza di se stessi, e che questa consapevolezza faciliti l’incontro con l’altro, riconoscendone e rispettandone le soggettivita’.