La compagnia nasce come gruppo di amici diplomati di TeatranzArtedrama e AnteScena, che hanno condiviso corsi di formazione prima e/o perfezionamento poi, nella comune ricerca e analisi dell’espressività corpo-voce quale mezzo di comunicazione dei moti interiori.

Principalmente, siamo inclini ad una attorialità naturalistica. La resa estetica cerca di essere un mezzo con cui raggiungere, efficacemente l’obiettivo, non l’obiettivo in se.

Abbastanza spontaneamente, nel corso dei lavori di questi anni (dal 2009) sono emersi i temi portanti della nostra ricerca: la comunicazione, nelle sue varie forme (anche come impossibilità e negazione della stessa) e tra varie entità (persona-persona, persona-società, persona con se stessa) quale filo conduttore delle opere fin qui prodotte ed in fase di studio. Anche, non è mancato un filone di critica ai conflitti risolti con la violenza, sia in spettacoli (es: la trilogia pinteriana de “Il bicchiere della staffa”, “il linguaggio della montagna”, “la Serra”)  sia in laboratori tematici (es: “dal muro al ponte”) sia nella partecipazione ad enti di studio e lavoro sulla tematica (es: partecipazione, dalla fondazione, del gruppo Irenea, del centro studi sereno regis)

Diversi attori hanno fatto parte della compagnia, apportando un bagaglio di conoscenze variegato e arricchente, che a partire da una radice comune di formazione teatrale, varia da approfondimenti di espressività corporea appresi direttamente dal o tramite allievi diretti del Teatro delle Radici di Lugano (Cristina Castrillo, Giorgia d’Agostino, Valentina Volpatto), a danza e commedia dell’arte (sotto la direzione di Luca Campanella), ad approcci grotowskiani al lavoro sul corpo (con percorsi formativi piu’ o meno approfonditi, di vari ricercatori italiani o stranieri, quali Paola Tortora e Ang Gey Pin), a lavori sull’uso della parola e della voce (laboratori con Marcido Marcidoris e doppiaggio presso ODS di Torino), anche in specifici contesti (seminari sulla lettura “in fuga dalla radio” di Alberto Gozzi) arrivando ad approfondimenti dei metodi di interpretazione propri dell’Actor’s Studio di stampo strassberghiano (con stage e approfondimenti condotti da vari esponenti del metodo, come Toni Mazzara, Luca Busnengo, Danny Lemmo) per finire ad elementi di canto (Andrea Carlo Fardella, Sara Venturino) anche tramite metodologia Linklater (Valentino Villa)

Da menzionare il lavoro altamente formativo con Maurizio Babuin, nella duplice veste di training sull’attore e di supervisione alla regia.

I nostri spettacoli riguardano principalmente oppressione, crisi e comunicazione, con particolare predilezione alla drammaturgia assurda ed ironica di H. Pinter, e con lavori inediti di ricerca su se stessi.

I nostri laboratori privilegiano l’indagine psicologica su se stessi, volta alla comprensione ed al superamento di barriere fisiche o mentali

Ci piace un sacco collaborare con altri artisti!