22 Agosto 2012

22 Agosto 2012

Jury ha ragione. Il tempo libero è un lusso, per i senza fissa dimora. Gli orari dei dormitori, della mensa dei poveri,degli assistenti sociali della Caritas…

Per noi è la pro loco di Porto Recanati per ricaricare il cellulare, gli orari in cui i bambini sono in spiaggia se vuoi proporre delle fiabe… e quelle in cui la gente mangia, se vuoi proporre qualcosa a un ristorante, o quelli in cui NON mangiano se devi parlare col gestore…
E gli orari dei negozi, che se fai qualche soldo la sera sul lungomare, e finisci dopo mezzanotte, a quel punto i soldi li hai, ma i negozi sono chiusi, e allora per comprare il cibo si aspetta domani. E la mancanza di cibo toglie davvero energia. E lucidità. Altro che pigrizia. Impari per forza a muoverti a ‘ basso consumo’.
E poi ti accadono strane cose, tipo guardare il vaso ornamentale della Proloco e vederci le caramelline colorate dei ristoranti indiani, o un pezzo di plastica gialla in un parco ti pare uno spicchio di limone che peccato buttarlo via!

Ora, mentre sto scrivendo, sono in spiaggia, `nell’unica ombra che c’e’ tra qui e il Conero`,per citare Juri.
Infatti è riparo dei venditori della spiaggia, che ci sorridono con,simpatia e dividono con,noi l’ombra preziosa .

Ma forse devo raccontare i fatti. E i fatti sono che dopo i 30 euro felicemente raccolti  il primo giorno in autostop,  la sera dopo (lunedì)ne abbiamo fatti 25… e li abbiamo finiti martedì mattina pagando il campeggio. Così in tutto il giorno un po di mandorle e zenzero e una panottella in quattro. Già, quattro perche Juri fa da osservatore, e quindi lui può comprarsi da mangiare .
E dice che ci stanno succedendo cose di,cui non ci rendiamo conto. Prende un sacco di appunti, poi  scriverà un diario, che pubblicheremo.
Per esempio, anche qui parlo  di soldi e di cibo, prevalentemente. È che quando ne hai poco, diventa la cosa più importante.

E la gente? La gente, che dice?

Incontri interessanti bene abbiamo fatti tanti, anche se tanti genitori trascinano via i bambini, alcuni si fermano.

Certo, abbiamo tutto da imparare.
Proponiamo letture, Aurora trucca i bimbi, Shock propone anche i suoi famosi massaggi, teatralizzati. E poi una cosa che pare funzionare abbastanza e il “pupazzo” . Che sarei io. Aurora mi trucca, io mi siedo immobile per terra e poi Shock comincia a darmi degli impulsi per muovermi. Poi,quando s i avvicina qualche bambino agli chiede se vuole provare lui. Alcuni hanno paura. Con due siamo diventati amici, sono tornati con la mamma anche la seconda sera.

Ieri ab biamo fatto circa dieci Euro, focaccia per tutti e oggi pesche, carote, pane e fette biscottate!

Mi piace fare il pupazzo. Perché sto con gli occhi chiusi, finché qualcuno non mi da il comando “apri gli occhi”, e capita molto di rado. Mi piace perché sto un po’ nel mio mondo e soprattutto perché a occhi chiusi sento tutto molto di più. Io come pupazzo funziono a comando vocale o manuale, per i bambini sembra più facile quello vocale, però a me piace di più quello manuale, perché sento l’altro… e ieri c’era una bimba di sei anni con delle manine delicatissime… che bello!

Ieri notte abbiamo dormito in spiaggia, con la possibilità di utilizzare i bagni del campeggio perché siamo diventati amici del gestore, che ci da una mano come può.

Aggiornamenti al più presto possibile :-)… adesso bisogna andare “a procurarsi il pane quotidiano”.

Domani verrà a trovarci Anna Maria, conosciuta a un seminario di Beppe Rosso.

Chi vivrà vedrà!  …magari porta qualcosa da mangiare…

PAOLA

Un altro giorno è passato. 

A volte è difficile persino connettere e concentrarsi ma nessuno sembra volersi arrendere. Siamo riusciti a barattare un po’ di frutta ( 2 pere e un po’ di prugne ); tutto è più buono e gustoso se lo devi guadagnare . 

A nostro sostegno ancora delle mandorle e dello zenzero caramellato che diventano incredibilmente preziose. Quando passo davanti ai ristoranti sono come un cane da tartufo , annuso ogni singolo aroma come fosse reale cibo da gustare .

La piazza è vuota ………..che fare ……….l’unica è buttarsi a leggere qualcosa. Qualcuno finalmente si ferma ad ascoltare, sono 2 persone anziane. Iniziamo. Una delle 2 signore è interessata e iniziamo a interagire, sembra aver problemi di memoria  ( probabilmente vista l’età è l’inizio dell’Alzheimer ) perché ripete le medesime cose cento volte ma non importa . E’ bello dialogare con lei , ascoltare le sue storie da maestra e capire che è felice che finalmente qualcuno la consideri ancora e le parli . Mi chiama vicino a lei, allora mi siedo sulla panca e lei inizia ad accarezzarmi la testa e abbracciarmi…………..non ho parole per dire cosa si prova……………basta poco per regalare un po’ di gioia e quello che ricevi in cambio vale cento volte di più del denaro , anche quando hai fame . Comunque ho scoperto che per attenuare il desiderio di cibo si può sempre bere, il liquido ingerito riempie un po’ lo stomaco e almeno per qualche tempo la fame sembra lenirsi.

Oggi la gente sembra proprio non aver voglia di ascoltare, si fermano un po’ e poi scappano; alcuni inoltre ti guardano proprio male: alcune persone non riescono proprio a staccarsi dai loro guai, peccato, a volte bisognerebbe cercare di sorridere anche in faccia ai problemi , facendolo essi sembrano meno gravi di quel che sono …………..bisognerebbe insegnare alle persone l’importanza e la forza che può darti un sorriso.

La giornata è quasi finita , lo stomaco è vuoto e le energie cominciano a mancare . Fortunatamente compaiono 3 bambini e la loro mamma  conosciuti il giorno prima , così possiamo giocare un po’ e ………arriva anche la pappa …………..un po’ di pizza condivisa che ci risolleva prima di nanna . Troviamo una spiaggia libera per accamparci, vicino al campeggio in cui ho dormito la sera prima e in compagnia delle stelle ciascuno si riposa dalle fatiche quotidiane .

FRANCESCA

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