19 Agosto 2012

19 Agosto 2012


… un grazie di cuore a tutti quelli che mi hanno dato un passaggio!Tre macchine fino a porto Recanati da Torino. Incontri interessanti, sorrisi…
Il bello di incontrare persone è trovare ogni volta un modo diverso di comunicare, cogliere sfumature, argomenti diversi con persone diverse… e l’accoglienza!?
bibite fresche! E addirittura un contributo totale di trenta euro che mi ha permesso un piatto di spaghetti alle vongole per cena, una notte in campeggio, e pranzo e cena di oggi! Fantastico.
Fantastico anche arrivare qui prima di Juri… si, perché quello che non ho detto è che ieri mattina la voglia di autostop era troppo forte… e cosi io e Francesca ci siamo fatte lasciare in autostrada all’area di servizio di Villanova D’Asti (direzione sud).
Dopo due ore di attesa abbiamo trovato un passaggio per uno fin quasi a Bologna. È andata Francesca, e da qui in poi la sua storia la racconterà lei.
Io ho poi incontrato Juri in un’area successiva, poco prima di Imola e poi… l’ho aspettato in spiaggia a Porto Recanati dove abbiamo fatto il primo bagno.
Stamattina sono arrivati, in sequenza, Andrea Shock e Aurora. SIAMO PRONTI PER COMINCIARE!PAOLA

La storia di Francesca…
…e così sono arrivata alla stazione Modena sud. Con una famiglia romana in una specie di forno con le ruote, un bambino che dormiva dietro ( o era svenuto?) e due simpatiche logorroiche assolutamente incomprensibili per via dell’accento romano.
Sola in compagnia di te stessa, legata agli altri dal filo invisibile delle telefonate con Paola. In un posto che non conosci e con gente mai vista prima, l’unico pensiero e’ andare avanti in qualche modo: un passo alla volta e con mete non troppo lontane.
E mentre attorno  la gente continua la sua vita, tu, sotto un sole cocente, vedi le macchine sfilarti davanti veloci e speri solo che qualcuno si fermi e ti porti un po’ piu’ in la’.
Ma nessuno si ferma, nessuno si fida.
All’improvviso un ragazzo viene verso di te, e con infinita gentilezza ti offre un passaggio : la stazione ferroviaria di Modena. Qualunque destinazione sarebbe stata meglio dell’area di servizio.
Da lì inizia un’altra avventura fatta di storie, persone e volti che anche se non hai mai conosciuto, ti rimarranno impressi per sempre.
Stazione di Modena: nessun treno fino a domattina alle 6.00. Inizia a far buio. 
Contro ogni buon senso ricominci a cercare un passaggio per Ancona, ma nessuno te lo dà. Solo tre ragazzi dall’aria inaffidabile ti offrono un posto a casa loro..
Cammini senza una meta precisa, sperando di trovare un posto per passare la notte che non costi nulla.
Davanti a te un prato. Sarà quello il tuo albergo, cuscini di stracci e materasso d’erba. Le ore passano lente, più lente del normale. I pochi ancora svegli passano, ti guardano con aria tra disgusto e pietà e tirano avanti.

Arrivano le sei e trenta, la città si rianima ma tu sei sola e non hai nulla, tranne una voce amica che che riesce ad asciugare le tue lacrime anche a distanza. Cammini sperando di incontrare qualcuno anche solo per due chiacchere.

Non vorresti, ma alla fine prendi un treno per Porto Recanati. All`arrivo devi muoverti: camminare e cercare ancora una volta, sotto il sole e lo zaino, quand’ecco che qualcuno grida il tuo nome. In quel momento non sei neanche certa di ciò che hai sentito, ma finalmente arriva l’abbraccio di cui avevi bisogno, come un lampo nel cielo sereno. Non sei più sola. Ora qualcuno cammina con te, e la strada appare un po’ meno ripida.FRANCESCA

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